Dal 17 al 21 Luglio 2024, 12 bambini provenienti da diverse parti d’Italia hanno partecipato al Campus Estivo Musica è Gioia 2024 organizzato a Spessa Po (PV) con la collaborazione dalla mia collega Elena Saccomandi, docente della sede Musica è Gioia di Torino con il supporto di educatori specializzati.
Dato che non amiamo le cose semplici, (ma penso che ormai lo abbiate capito!), i partecipanti al corso erano anche bambini piccolissimi, di 3 anni appena compiuti, ed allievi con disabilità, ma tutti hanno lavorato indistintamente con grande impegno seguendo varie lezioni di violino ed orchestra per 5 giorni e suonando praticamente dal mattino alla sera.
Oltre a questo, però si sono anche divertiti tantissimo: quando non si suonava, ogni giorno si svolgevano attività ludiche, motorie ed artistiche, giochi di gruppo, lavoretti artistici, uscite, giochi con l’acqua e bagni in piscina.
Pur avendo età e caratteristiche diverse, i bambini hanno da subito fatto gruppo e sono diventati amici, quindi passavano la giornata ed alcuni anche la notte insieme, parlavano, giocavano e si aiutavano a vicenda.
Oltre alla completa inclusione, che ormai per noi è quasi “scontata” (ma purtroppo sappiamo che ancora oggi, nel 2024, non la è), un altro obiettivo fondamentale del campo estivo era l’autonomia, i piccoli infatti facevano tutto da soli, dal gestire le proprie cose, strumenti ed effetti personali, al preparare la tavola, lavare i piatti e riordinare la casa.
Ci trovavamo in una grande cascina vicino al fiume Po con molto spazio verde e sale grandi per studiare, giocare e fare lezione, in compagnia di Arturo, un piccolo furetto che è stata la nostra mascotte.
Il penultimo giorno di lezione c’è stato un piccolo “home concert” nel quale ognuno ha eseguito davanti agli altri un brano da solista e la domenica si è tenuto il concerto finale nel quale tutti hanno suonato in orchestra brani di autori vari tra i quali Schumann, Boccherini, Paganini e Vivaldi.
Purtroppo due iscritti non sono potuti venire a Spessa a causa rispettivamente di problemi di salute e della guerra in Ucraina, ma, anche in questo caso, non ci siamo perse d’animo ed abbiamo dato loro la possibilità di seguire le lezioni online e partecipare al concerto a distanza.
Il momento in cui Lisa ha suonato da Kiev è stato veramente emozionante ed ha testimoniato ancora una volta l’importanza del nostro lavoro.
Qualche riflessione
I bambini sanno essere disciplinati, consapevoli, responsabili ed autonomi anche da piccolissimi, basta che abbiano la fiducia da parte degli adulti, serenità, tranquillità, regole chiare ed un ambiente educativo positivo e supportante. Le tre condizioni appena elencate non escludono ma anzi rafforzano la libertà, la creatività ed il divertimento, e tutto ciò porta ad un aumento dell’autostima, dell’autoefficacia e della motivazione intrinseca verso qualunque attività.
L’inclusione è possibile, e non è così difficile da realizzare, basta togliere dal vocabolario alcuni termini, tra cui “speciale”, ed alcune frasi, tra le quali “non può ” …fare, imparare, essere autonomo.
Si può fare gruppo anche se si hanno età molto differenti (nello specifico, qui, dai 3 ai 14 anni, ma del gruppo fanno parte anche insegnanti, educatori, genitori e nonni) e si può collaborare, giocare insieme e scambiare competenze.
Se ci si diverte si impara di più e l’apprendimento non è più un obbligo, ma diventa una scelta ed una passione.
Emozioni
Alberto, 3 anni, all’arrivo dei suoi genitori ha voluto mostrare tutto orgoglioso i pezzi imparati con il violino.
Matteo non ha ancora 3 anni e preparava la tavola…
Alys e Vittoria, 6 e 9 anni, che lavavano i piatti e sistemavano la cucina.
Laerte ha studiato tutto il giorno senza che nessuno glielo chiedesse.
Iris e Matilde giocavano insieme inventando un gioco che non solo metteva in luce le capacità della seconda ma la stimolava anche a parlare, commentare e fare richieste.
Vittoria a 9 anni si comportava come se ne avesse 18 (anzi, ce ne fossero di 18enni così!) e poi si diceva da sola “A casa non sarò più così diligente”.
Margherita dopo pochissime lezioni di violino decideva di suonare con le dita e studiava molto per trovare l’impostazione corretta ed il suono di migliore qualità.
Achille intratteneva il gruppo suonando Hanno ucciso L’Uomo Ragno.
Matilde una volta scoperto che la nonna di Alys è madrelingua, le chiedeva tutti i giorni di darle lezioni di francese.
Il penultimo giorno di campo estivo si è svolta una riunione serale con i genitori, intervenuti sia in presenza sia online. È emerso che la difficoltà principale di questo percorso risiede nel mantenere motivati i bambini verso lo studio a casa, però esperienze come questa aumentano molto la voglia di studiare ed esercitarsi regolarmente, imparare e migliorare. Bambini e genitori sono stati entusiasti del campus e sarebbero già pronti a ripeterlo! A tutti è piaciuto molto il contesto di gruppo e ciò che ha stupito è stata la creazione di un gruppo unito e compatto nonostante le differenze di età, caratteristiche personali e livello violinistico, in un ambiente realmente in inclusivo che ha valorizzato le caratteristiche e le capacità di ognuno incentivando amicizia, collaborazione, competenze sociali, autonomia ed indipendenza.
Vorrei fare i complimenti alle famiglie ed ai bambini che hanno partecipato perché tutti hanno dimostrato grandissima maturità per la loro rispettive età, continuando a giocare, ridere e divertirsi!
Crescere con la musica è una risorsa impareggiabile!
Complimenti a tutti i partecipanti al Campus Musica è Gioia!
– Iris Forzani (3 anni)
– Alberto San Bartolomeo (3 anni)
– Matteo Serra (3 anni)
– Achille Vanni (5 anni)
– Alvise Oniga (6 anni – online)
– Alys Ascione (6 anni)
– Margherita De Lucia (8 anni)
– Vittoria Martelli (9 anni)
– Laerte Regina (9 anni)
– Lisa Prokhorova (9 anni – online)
– Iris Ascione (11 anni)
– Matilde Vincenti (12 anni)
E complimenti anche alla nostra volontaria Greta, che ad appena 14 anni ha lavorato in un’equipe di adulti con una volontà ed una maturità davvero notevoli.
Bravissimi tutti!!
